Vino Santo Trentino
"il passito dei passiti"
Dal vitigno autoctono trentino Nosiola, quando la vendemmia sta per concludersi verso la fine di settembre, i grappoli più spargoli vengono adagiati su tipici graticci detti "Arele" dove riposeranno fino alla Settimana Santa.
Non esiste un altro vino con un appassimento naturale tanto lungo. Durante questo periodo "l'Ora", il vento fresco del Garda e la "Botrytis Cinerea", la muffa nobile che si sviluppa all'interno dell'acino, concentrano e si disidratano i grappolini: da 100Kg. di uva fresca si ottengono soltanto 15-20 litri di mosto.
la fermentazione alcolica e l'affinamento, anche grazie all'elevata concentrazione di zuccheri procedono pigramente per diversi anni dando origine al vino dolce da meditazione per eccellenza.
Non esiste un altro vino con un appassimento naturale tanto lungo. Durante questo periodo "l'Ora", il vento fresco del Garda e la "Botrytis Cinerea", la muffa nobile che si sviluppa all'interno dell'acino, concentrano e si disidratano i grappolini: da 100Kg. di uva fresca si ottengono soltanto 15-20 litri di mosto.
Il re della lentezza:
la fermentazione alcolica e l'affinamento, anche grazie all'elevata concentrazione di zuccheri procedono pigramente per diversi anni dando origine al vino dolce da meditazione per eccellenza. DEGUSTARE
Per assaporare al meglio il Vino Santo si suggerisce di usare dei calici di piccola dimensione, visto che la preziosità del vino da degustare e l’elevato contenuto zuccherino suggeriscono di centellinarne piccolissime quantità. Lo stelo di questi calici è generalmente lungo, per ragioni più che altro estetiche e per facilitare la rotazione del bicchiere.
Temperatura di degustazione: 15°C
Temperatura di degustazione: 15°C
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